In un mercato sempre più competitivo, è diventato essenziale per ogni azienda, oltre che mostrare le qualità dei propri prodotti, comunicare nel miglior modo possibile con i propri clienti. Pensare di trasmettere un’informazione, un pensiero o un messaggio, senza una strategia di marketing mirata diventata un’azione impegnativa e dai risultati fortemente incerti.
La grande distribuzione organizzata, con le sue regole, ha progressivamente abituato il consumatore a fare a meno della presenza del venditore, inteso come intermediario tra prodotto e cliente necessario per la vendita. Il ruolo di intermediazione è oggi assunto da psicologi, sociologi, esperti di marketing e della comunicazione che hanno fatto della persuasione occulta una nuova e più sofisticata tecnica di vendita.
Il rapporto tra prodotto e cliente è normalmente stabilito da quest’ultimo in base a una sua visione personale, a seguito di informazioni acquisite (notorietà del marchio, pubblicità, abitudini d’acquisto, capacità di attrazione del packaging…), in ragione delle proprie necessità oggettive, ma anche in funzione delle attese, dei desideri personali e della propria immaginazione. Qualche decennio fa, quando si pensava alla pubblicità ci si riferiva essenzialmente a una serie di cartelli collocati in vetrina, orientati essenzialmente al prodotto, senza rendersi conto che questi strumenti riempivano gli spazi senza però produrre nessun cenno di comunicazione.
Oggi, i giudizi e le opinioni sono frequentemente basati sulle apparenze e le esteriorità: ecco perché diventa importante esporre i propri prodotti in maniera adeguata e far sì che l’immagine dell’azienda, intesa nel suo significato di percezione da parte degli altri, risulti sempre positiva e favorevole.